Lampade a scarica e tecnologia a LED a confronto

di Stefano Feliciani
    tubi LED lampade a scarica di gas

    La tecnologia LED, com’è noto, ha rivoluzionato il modo di concepire l’illuminazione. Si tratta di una innovazione assoluta, produttiva di molteplici effetti virtuosi in gran parte non conosciuti dal pubblico e quasi mai spiegati dai tecnici che ne sono a conoscenza.
    Uno degli aspetti più interessanti dell’applicazione di soluzioni a LED a impianti esistenti o a impianti di nuova installazione è l’aspetto delle equivalenze: quale lampada a LED corrisponde effettivamente alla lampada che è necessario sostituire? Quali sono i parametri da tenere in considerazione per effettuare una scelta corretta? Bisogna guardare, come in passato, ai Watt o è meglio guardare ai lumen? E poi, ci sono altri parametri che vanno considerati?
    Per rispondere a questa (non semplicissima) domanda è anzitutto necessario prendere in considerazione la specificità della tecnologia LED consistente nel fatto che, dal momento che tale tecnologia si basa su un principio completamente diverso rispetto alle tecnologie cosiddette tradizionali, non è possibile considerare i Watt quale unico metro di misura per orientare le nostre scelte. Affermare che, in linea di massima, un faretto dicroico da 50W corrisponde ad un faretto da 5W a LED costituisce una semplificazione che può senz’altro aiutare il consumatore alle prime armi, ma che non può certamente appagare il consumatore più esperto o il professionista. Con l’introduzione e il successivo perfezionamento della tecnologia LED, infatti, il primo metro di misura da prendere i considerazione è il dato rappresentato dai lumen. In commercio vi sono svariate tipologie di faretti, dai più economici ai più professionali. 50W di un faretto alogeno possono ben essere sostituiti dai 5W di una soluzione a LED purché il prodotto a LED che ci si accinge ad acquistare abbia un livello di efficienza adeguato, livello che si esprime nel rapporto lumen/Watt. Un faretto da 5 Watt in grado di emettere un flusso luminoso di 450 lumen può senz’altro rimpiazzare efficacemente un faretto alogeno da 50W. Se poi il faretto LED presenta un angolo del fascio luminoso di 36°, analogamente ad un faretto alogeno, allora è possibile affermare che l’equivalenza è rispettata.
    Più complicata è invece la situazione nel caso in cui si desideri effettuare la sostituzione di sistemi di illuminazione a scarica di gas di cui, per esempio, i più noti e diffusi sono i sistemi di illuminazione basati su lampade fluorescenti (neon) o i sistemi basati su lampade agli ioduri metallici, questi ultimi particolarmente diffusi per l’illuminazione di grandi spazi o di aree esterne. In questo caso, infatti, prendere in considerazione il dato dei lumen può essere addirittura fuorviante per le seguenti ragioni:

    • anzitutto bisogna considerare che le lampade a scarica di gas in genere presentano un elevato indice di decadimento del flusso luminoso, già a partire dai primi mesi di utilizzo;
    • il dato dei lumen rischia, in molti casi, di portare fuori strada laddove si consideri che spessissimo i produttori di lampade si riferiscono non al flusso luminoso effettivo, bensì al flusso luminoso nominale, ossia al flusso luminoso non reale ma teorico che tiene conto esclusivamente della quantità di luce emessa all’origine senza considerare che non tutta la luce che passa attraverso la lente o il vetro di una lampada giungerà effettivamente all’osservatore, poiché una parte dei fotoni viene inevitabilmente trattenuta dalla lampada;
    • inoltre, le lampade fluorescenti o le lampade agli ioduri metallici emettono il flusso luminoso a 360°: ciò non va considerato un pregio in quanto comporta una inevitabile tanto quanto inefficiente dispersione luminosa che, in quanto tale, non aumenta il livello di illuminamento generale bensì si traduce in una semplice perdita di energia luminosa. Così, la luce che viene diffusa, per esempio, verso il soffitto o verso la plafoniera che contiene i tubi fluorescenti viene persa senza che possa apportare qualsivoglia beneficio all’utilizzatore.

    Tutte queste problematiche sono risolte e superate dalla tecnologia LED che, per propria caratteristica è la più durevole ed efficiente tecnologia esistente. Procedendo il confronto per punti è possibile affermare che:

    • le lampade a LED professionali presentano un indice di decadimento davvero molto basso. Il nostro LED Tube T5, ad esempio, presenta un perdita pari al 28% del flusso luminoso iniziale a 50.000 ore di esercizio. Il che significa che dopo oltre 20 anni di utilizzo del prodotto, 6 giorni su 7, 8 ore al giorno, la perdita massima di luminosità è ancora inferiore al livello massimo richiesto affinché un prodotto sia considerato utile (un prodotto a LED è considerato utile nel momento in cui ha perso, al massimo, il 30% della luminosità iniziale). Performance simili non sono nemmeno immaginabili con la tecnologia fluorescente ove si pensi che la durata di soluzioni simili è compresa, mediamente, tra le 10.000 ore e le 20.000 (per le soluzioni più professionali).Tubi LED T5 durata di vita
      Una volta superata la soglia delle 50.000 ore, il tubo LED T5 non cessa di funzionare (la durata massima è infatti di circa 100.000 ore, bensì semplicemente affievolisce progressivamente l’emissione luminosa (perderà il 50% del flusso luminoso ad 80.310 ore circa di funzionamento, ossia dopo oltre 32 anni di esercizio a 8 ore al giorno per 6 giorni a settimana).
    • Quanto al flusso luminoso effettivo o nominale è sufficiente richiamarsi a quanto sin qui detto: è fondamentale verificare la dicitura presente sul packaging del prodotto o su brochure o cataloghi. Se ci si riferisce al flusso nominale è bene ricordare che quel dato esprime un valore alterato per eccesso.
    • Infine, la tecnologia a LED ha l’ulteriore pregio di indirizzare il fascio luminoso là dove occorre, evitando le dispersioni luminose di cui abbiamo dato cenno più sopra: ecco che quindi 18.000 lumen prodotti da un faro LED da 180W con angolo del fascio pari a 120° risultano pari, se non superiori, ai 27.000 lumen di un faro agli ioduri metallici da 400W proprio in quanto le lampade agli ioduri metallici distribuiscono la luce a 360° e non la indirizzano, se non in parte, dove davvero occorre illuminare.

     

    Lampade a scarica e tecnologia a LED a confronto ultima modifica: 2015-11-17T16:16:55+01:00 da Stefano Feliciani

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